venerdì 15 aprile 2011

L'attesa lunga e snervante

Ieri sera, nella fretta di chiudere, ho messo il pc in pausa mentre Windows stava facendo gli aggiornamenti. C'era scritto 1 di 23 e non me la sono sentita di aspettare. Stamattina quindi ho acceso il pc e chiaramente Windows riparte con i suoi aggiornamenti. 
Installing update 1 of 23. Please do not turn off or unplug your machine...
Questa scritta, con una lenta variazione del primo numeretto, è durata per mezz'ora abbondante. E' proprio vero che
"Un utente Windows spende 1/3 della sua vita dormendo, 1/3 al lavoro, e 1/3 in attesa."
C'è chi consiglia di fare attenzione al suo utilizzo
"Windows. Leggere le avvertenze, può indurre sonnolenza."
Come dargli torto? Che poi non si sa mica se Windows faccia veramente qualche operazione durante il cosiddetto aggiornamento
"Windows non è un virus, i virus fanno qualcosa."
E per questo fatto i Linuxiani prendono spesso in giro i Windowsiani
"Il box diceva - Richiesto Windows 95 o migliore. - Quindi ho installato Linux."
"Non serve un martello per inchiodare Windows"
Alcune loro affermazioni rendono sicuramente di più in lingua originale
"Avoid the Gates of Hell. Use Linux."
"Air conditioned environment. Do not open Windows."
Una cosa è certa
"Anno 1968: è bastata la potenza di due Commodore 64 per lanciare con successo una nave spaziale sulla Luna. Anno 1999 ci vuole la potenza di un Pentium-III a 450 MHz per far girare Windows '98. Qualcosa deve essere andato storto."
ed attualmente occorre almeno una potenza almeno 10 volte superiore! E pensare che c'era chi, in tempi non sospetti, aveva anche detto
"640 Kbytes should to be enough for anybody" 
- Bill Gates, 1981

5 commenti:

Unknown ha detto...

Grande Paolo! Rilancio con: http://it.wikipedia.org/wiki/Unix e pensare che noi alle superiori lavoravamo in 20 su un Unix System V della Motorola! Con RAM ridicola e disco ridicolo...

http://dottingcrick.wordpress.com/2010/08/26/pc-o-portatile-meglio-un-server-e-qualche-terminale/

L'unica cosa che rende Winzoz ancora appetibile è il fatto che ci gira quasi di tutto, mentre negli altri casi... o tocca faticà (Linux) o zitto e pahi...

Paolo ha detto...

So cambiati i tempi.. con la miniaturizzazione dei componenti è normale che si è passati da server + terminali a tanti "personal computer"... in ogni caso sicuramente non è una soluzione altamente ottimizzata!

Per quanto riguarda Windows, seppur con tutti i problemi del caso, continuo a preferirlo!

Pietro ha detto...

Quello che odio dei fanatici dell'open source è che loro pretendono di aver ragione su tutto.
Secondo loro QUALSIASI prodotto open source è NETTAMENTE migliore dell'equivalente a pagamento.
Ogni soluzione ha aspetti positivi e altri negativi, ma per loro no.
Open source buono, il resto malvagio, a priori, senza possibilità di controbattere.
Proprio una bella mente "open".

Paolo ha detto...

@Pietro Non penso che i pro-opensource la pensino tutti in maniera così estrema, anche se bisogna ammettere che è capitato.
Ora, senza confondere open-source con gratis, io penso che, se un programmatore può permettersi di farsi pagare per un software che ha sviluppato, probabilmente tale software ha qualcosina in più rispetto al corrispondente gratis. Poi l'utilizzatore, a seconda delle esigenze, può accontentarsi della versione free oppure no.

Pietro ha detto...

"Free"?!? Allora vuoi proprio far arrabbiare i miei "amici" dell'open source... Ti diranno che un conto è "free" e un conto "open source" e se il "free" non è "open source" bhè...allora è MALVAGIO!!

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