lunedì 7 marzo 2011

Il voto on-line

Le elezioni, si sa, comportano dei costi molto elevati. Il voto on-line potrebbe ridurli sensibilmente.
C'è una nazione che ha cominciato a farne uso. Si tratta dell'Estonia, paese molto all'avanguardia nelle tecnologie Web. Per fare un esempio, Skype è nato qui (fonte).
Il voto on-line è stato introdotto nel 2005 per elezioni locali e nel 2007 è stato utilizzato anche per le elezioni politiche (fonte). Al momento, i cittadini possono comunque votare anche andando al seggio di appartenenza.

Sarebbe bello applicare un metodo del genere anche in Italia. Dall'art. 48 della Costituzione Italiana:
"Il voto è personale ed eguale, libero e segreto."
Vediamo se il voto on-line seguirebbe la Costituzione:
  1. Il voto sicuramente rimarebbe personale. Si può utilizzare la carta d'identità elettronica. 
  2. Rimarrebbe anche eguale. C'è la carta d'identità elettronica, chi ha già votato non può votare nuovamente. 
  3. Rimarrebbe libero? Non lo so. Probabilmente con il voto on-line diventerebbe più facile "obbligare" un cittadino a votare in un determinato modo. Non è controllabile. 
  4. Rimarrebbe segreto? Sicuramente non ci sarà la stessa segretezza dell'urna attuale. Mentre appongo il mio voto dal mio pc di casa altre persone potrebbero essere con me. Per non parlare del fatto che potrei fare una stampa dello schermo, salvarla e farla vedere a chiunque.
Io sinceramente sarei a favore del voto on-line. Però devo ammettere che il sistema estone in Italia (e in molti altri paesi) non può essere applicabile. Secondo me, per ovviare ai punti 3 e 4 si potrebbe creare un sistema ibrido. Una sorta di "bancomat" da utilizzare appositamente per il voto. Tale "bancomat" dovrebbe situarsi all'interno di una cabina, nella quale si può entrare solamente uno alla volta. Il cittadino inserisce la propria tessera e vota. Il sistema ti deve permettere di fare solo ed esclusivamente quello. 

Magari qualcosa del genere è già stato inventato. A parte che non c'è niente da inventare.  Forse è già stato appurato che potrebbe avere dei problemi. O forse no. Staremo a vedere.

6 commenti:

Pamela ha detto...

Potrebbe andare bene, solo che se si fa troppo complicato si rischia che solo i giovani andrebbero a votare, il che non mi sembra molto fattibile...
Comunque staremo a vedere!

Paolo ha detto...

Beh... deve essere semplice... un "pc" in cui l'elettore inserisce la propria carta d'identità elettronica, compare la scheda elettorale e l'elettore deve semplicemente toccare la propria preferenza. In alternativa l'elettore può mettere anche una croce con una "penna" come nel vecchio sistema. Secondo me le possibilità ci sono.

Raffaele ha detto...

Nel nostro Paese esiste già il voto di scambio con l'attuale sistema elettorale che garantisce un elevato anonimato del voto, figuriamoci cosa può succedere se da casa una persona può votare al pc con chissà chi al suo fianco... Questi sono costi che per garantire un voto obiettivo vanno sostenuti.
Più che altro si potrebbe risparmiare molto automatizzando alcune operazioni o molto meglio associando le date dei 6 referendum (ci saranno a giugno più o meno) con le amministrative (indicativamente a aprile/maggio per i comuni o provincie interessate)

Paolo ha detto...

Infatti ribadisco che il sistema estone così com'è non è applicabile né in Italia né probabilmente in altre nazioni. Votare da casa non proprio è fattibile. Come ho detto io sono più per la creazione di una cabina "elettronica". L'elettore mette la croce su un touch-screen controllato. Secondo me semplificherebbe diverse cose e ridurrebbe i costi. Chiaramente c'è un costo iniziale non indifferente e ci sono diverse cose da valutare in termini di sicurezza.
Per quanto riguarda l'accorpamento del referendum con le amministrative sono assolutamente d'accordo.

Radioincredibile ha detto...

io penso ad un bel touch screen nei seggi attuali dove puoi o mettere una X sul simbolo oppure scegliere una opzione con una semplice RADIO BOX (HTML-parlando)...un mezza specie di bancomat...quello ormai lo usano tutti e tutti sanno come funziona...invece di mettere il bancomat funziona con la carta d'identità elettronica (ma qualcuno potrebbe non averla)...o la carta sanitaria (ce l'hanno tutti). Ogni terminale sarà controllato da una postazione presente nella stanza in cui si verificherà soltanto i dati anagrafici della persona che sta votando e che coincidano con quelli consegnati all'accettazione.

Saranno contemplate le opzioni SCHEDA BIANCA e SCHEDA NULLA.

LATI POSITIVI: RISPARMIO DI CARTA, MATITE, REGISTRI E TEMPI DI
SCRUTINAGGIO. ACCESSIBILITA' per portatori di handicap soprattutto visivi
RISPARMIO sul numero di ADDETTI (presidenti e segretari) per ogni SEGGIO e numero di SEGGI minori.

LATI NEGATIVI: costo elevato startup sistemi ma nuovi posti di lavoro...ma è un costo solo iniziale. Manutenzione come per gli sportelli bancari...

Beh..in America come si fa già da anni???

Sergio

Paolo ha detto...

In America il voto elettronico è stato soggetto a enormi problemi, alcuni dei quali dovuti alla sicurezza.. Il problema principale è dovuto alla segretezza del voto che non è facile da garantire elettronicamente.. Non è di semplice soluzione

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...